Kemonia è un nuovo marchio che si affaccia con grandi progetti nel
variopinto panorama editoriale cittadino e non solo. L’ambizione è quella di ritagliarsi
un proprio mercato e di camminare con le proprie gambe, da voce libera.
Kemonia è un progetto che guarda al passato,
alla grande tradizione di scrittori palermitani e siciliani che si sono
succeduti nel corso dei secoli, ma anche al presente e al futuro, alla
valorizzazione di voci nuove e autori emergenti. Un marchio che si rivolge a un
pubblico di ogni latitudine d’Italia, a lettori attenti, desiderosi e capaci di
intercettare qualità e novità.
Un’idea che non perde di vista la
valorizzazione di identità, tradizioni e realtà locali, pur nell’ambito di una
platea più vasta che si può, di una realtà editoriale e di una società vocate a
dinamiche globalizzate.
Il nuovo marchio editoriale prende il nome da
uno dei due storici fiumi di Palermo, il Kemonia (l’altro è il Papireto,
entrambi costeggiavano l’antica città punica), ridotto ormai a torrente
sotterraneo che scorre in due condotti, il cui letto era stato ricoperto nei
secoli, ma fino ai primi anni Trenta protagonista di alluvioni e capace di riemergere
ancora oggi dalle viscere della città e dal proprio alveo, ad esempio in caso
di forti piogge.
Come l’imprevedibile fiume anche il marchio
editoriale Kemonia si prefigge di lasciare il segno, proponendo ai lettori un
patrimonio di idee e di storie da valorizzare, un programma di ampio respiro, testi
cruciali da riscoprire, fondamentali e rappresentativi di stagioni d’oro della
città di Palermo, delle sue vette e delle sue contraddizioni, libri che magari
non si ristampano da decenni, affiancati da nuove scoperte, da testi inediti. Un’operazione
audace, che non ha paura di proporsi a lettori di ogni provenienza e cultura.
Kemonia pubblicherà testi di narrativa,
saggistica e poesia, ripartiti rispettivamente in tre collane.
“I vespri”, la collana di narrativa, richiama
nel nome la rivolta dei Vespri del 1282, moti contro i conquistatori
dell’epoca, gli angioini, momento di passaggio che portò con sé comunque germi
di novità e cambiamento, di spinta e orientamento al futuro. Romanzi e racconti,
popolari e di qualità, proposti da Kemonia avranno quest’anima: ci saranno
grandi nomi dimenticati, scrittori di spessore magari accantonati per moda o
per estraneità a consorterie letterarie, come pure firme contemporanee, giovani
all’esordio o in via d’affermazione, capaci di raccontare il ventre e l’anima
di Palermo, città che merita di essere raccontata ancora.
“Gli Emiri”, la collana dedicata ai testi di
saggistica, si riferisce alla stagione della cultura e della presenza araba in
Sicilia, quella che segnò una svolta per l’Isola e in particolare per la città
di Palermo, con l’affermazione di molteplici innovazioni in tanti campi del
sapere, in ambiti scientifici e tecnici.
“Stupor mundi”, la collana che ospiterà
raccolte di componimenti in versi, in italiano e in siciliano, si ricollega e
allude a Federico II di Svevia, sovrano colto, poliglotta, curioso, che come
pochi seppe favorire le arti e presso la cui corte itinerante germogliò la
Scuola Siciliana, costituita da intellettuali e funzionari di corte, che
diedero vita a una poesia laica, pur nel rispetto delle religioni, con
componimenti anche linguisticamente innovativi, in volgare, esperienza che darà
impulso in prospettiva alla futura lingua italiana.