lunedì 21 gennaio 2019

Kemonia, la cultura del ventre di Palermo che guarda al passato e al presente, fra riscoperte e inediti





Kemonia è un nuovo marchio  che si affaccia con grandi progetti nel variopinto panorama editoriale cittadino e non solo. L’ambizione è quella di ritagliarsi un proprio mercato e di camminare con le proprie gambe, da voce libera.

Kemonia è un progetto che guarda al passato, alla grande tradizione di scrittori palermitani e siciliani che si sono succeduti nel corso dei secoli, ma anche al presente e al futuro, alla valorizzazione di voci nuove e autori emergenti. Un marchio che si rivolge a un pubblico di ogni latitudine d’Italia, a lettori attenti, desiderosi e capaci di intercettare qualità e novità.

Un’idea che non perde di vista la valorizzazione di identità, tradizioni e realtà locali, pur nell’ambito di una platea più vasta che si può, di una realtà editoriale e di una società vocate a dinamiche globalizzate.

Il nuovo marchio editoriale prende il nome da uno dei due storici fiumi di Palermo, il Kemonia (l’altro è il Papireto, entrambi costeggiavano l’antica città punica), ridotto ormai a torrente sotterraneo che scorre in due condotti, il cui letto era stato ricoperto nei secoli, ma fino ai primi anni Trenta protagonista di alluvioni e capace di riemergere ancora oggi dalle viscere della città e dal proprio alveo, ad esempio in caso di forti piogge.

Come l’imprevedibile fiume anche il marchio editoriale Kemonia si prefigge di lasciare il segno, proponendo ai lettori un patrimonio di idee e di storie da valorizzare, un programma di ampio respiro, testi cruciali da riscoprire, fondamentali e rappresentativi di stagioni d’oro della città di Palermo, delle sue vette e delle sue contraddizioni, libri che magari non si ristampano da decenni, affiancati da nuove scoperte, da testi inediti. Un’operazione audace, che non ha paura di proporsi a lettori di ogni provenienza e cultura.

Kemonia pubblicherà testi di narrativa, saggistica e poesia, ripartiti rispettivamente in tre collane.

“I vespri”, la collana di narrativa, richiama nel nome la rivolta dei Vespri del 1282, moti contro i conquistatori dell’epoca, gli angioini, momento di passaggio che portò con sé comunque germi di novità e cambiamento, di spinta e orientamento al futuro. Romanzi e racconti, popolari e di qualità, proposti da Kemonia avranno quest’anima: ci saranno grandi nomi dimenticati, scrittori di spessore magari accantonati per moda o per estraneità a consorterie letterarie, come pure firme contemporanee, giovani all’esordio o in via d’affermazione, capaci di raccontare il ventre e l’anima di Palermo, città che merita di essere raccontata ancora.

“Gli Emiri”, la collana dedicata ai testi di saggistica, si riferisce alla stagione della cultura e della presenza araba in Sicilia, quella che segnò una svolta per l’Isola e in particolare per la città di Palermo, con l’affermazione di molteplici innovazioni in tanti campi del sapere, in ambiti scientifici e tecnici.

“Stupor mundi”, la collana che ospiterà raccolte di componimenti in versi, in italiano e in siciliano, si ricollega e allude a Federico II di Svevia, sovrano colto, poliglotta, curioso, che come pochi seppe favorire le arti e presso la cui corte itinerante germogliò la Scuola Siciliana, costituita da intellettuali e funzionari di corte, che diedero vita a una poesia laica, pur nel rispetto delle religioni, con componimenti anche linguisticamente innovativi, in volgare, esperienza che darà impulso in prospettiva alla futura lingua italiana.